IL CULO DEL GUERRIERO

Almeno 6 generazioni se non 7 hanno conosciuto questa statua, monumento che ha caratterizzato la nostra Città nel XX° secolo, questa foto è così bella che ringrazio e abbraccio l’amico architetto Raffaele Pupa per averla postata… Torniamo indietro di 90 anni, la piazza è quella attuale ma manca villa De Martini, un gioiello di fine ‘800 demolito  nel 1970 per lasciare spazio all’attuale condominio e con una storia dietro per cui il Comune ha perso l’acquisto per ‘soli’ 10 milioni di lire, le attuali 100mila euro… Ma oramai è andata… Questa è una foto coraggiosa, il fotografo ha voluto il lato B dell’opera del Butti li al centro dell’immagine…E vogliamo parlare dei meravigliosi cespugli curati come nelle ville padronali ? Quei lampioni che da soli creano un’atmosfera? E la dietro i cedri il villaggio Tosi quando le casette non erano ancora rosso mattone, come le abbiamo conosciute nell’ultimo mezzo secolo… Una foto che fa poesia, di un luogo che all’epoca dell’immagine aveva da poco incoronato ed elevato al rango di Città, un borgo contadino travolto dalla rivoluzione industriale. Il fotografo era ospite sicuramente in casa dei Pensotti, quell’edificio rimasto il più bello in piazza Monumento. Ora in quell’isola sempre tenuta bene ma con zero poesia, per visitare la scultura bisogna rischiare di attraversare quella che non è più una piazza ma una semplice ‘rotonda’ dove le auto possono scorrere senza dare precedenza ad un qualsiasi curioso che volesse avvicinarvisi… Durante il mandato Fratus tentai vanamente di far tornare i passaggi pedonali ma mi bocciarono l’iniziativa dicendo che quella è una rotonda e basta… Tristezza, miopia. Ma ora vi linko qualcosa di più entusiasmante sulla storia di villa De Martini, vi assicuro, ne vale la pena leggerla o rileggerla per chi lo ha fatto una volta sola…

https://danieleberti.it/2015/10/30/villa-de-martini-mon-amour/