O GRULLI, ABBIAMO VINTO NOI

Siamo al 18 febbraio e in questo mese non ho ancora scritto nulla, questo post è rimasto in bozza da lunedi quando sono usciti i risultati delle secrezioni del governatore lombardo, rimasto identico dopo una campagna elettorale farsa nella regione più importante d’italia (scusate il minuscolo). Non c’è stato uno straccio di pennivendolo che abbia sottolineato la deriva di queste pagliacciate chiamate elezioni democratiche: 2 lombardi su 3 hanno mandato un sonoro VAFFANCULO  alle istituzioni vendute e corrotte ai poteri che contano che, cambiando simboli o bandiere, obbediscono piegati a 90 gradi per bonifici da 8/10mila euro al mese, in barba ad etica e bene comune. Stronzi, abbiamo vinto noi col 63%, cosa ce ne facciamo  del vostro 20% sul 37 dei poveracci che ancora credono di contare qualcosa? Sabato sera, parlando con una carissima amica, mi ero ripromesso di andare ai seggi e riempire la scheda di insulti, sarebbe stato bello, ma nessuno metterebbe a verbale nulla, risuterebbe solo una NULLA. Stare a casa e vedere che 2 lombardi su 3 si sono letteralmente rotti il cazzo di questa presa in giro, è un segnale molto più pregnante, un silenzioso segnale di protesta in questo mare di meconio che attraversa un èx popolo sovrano come l’italia ridotta a serva dei guerrafondai d’oltreoceano. Non ho altro da aggiungere, non è colpa mia se guardo la Luna e non il dito.