Una settimana in ospedale ti porta a conoscere altre persone e di quella settimana uno dei ricordi più belli rimarrà la passione con cui mamma e papà di Gioele (a destra) mi hanno raccontato di questa impresa nata dall’amicizia con Alessandro (a sinistra) e dalla voglia di sognare un mondo nuovo per far gustare agli avventori i sapori dimenticati… Due ragazzi di 25 anni pochi mesi prima ci chiudessero agli arresti domiciliari, si sono inventati una salumeria, stuzzicheria, aperitivi e cocktails e inconsapevoli di cosa sarebbe successo da li a poco hanno dapprima resistito stoicamente e poi hanno ottenuto un successo senza precedenti, tanto che, per andare a gustare le loro specialità, bisogna sempre prenotare, a sera il locale è sempre pieno… (ma anche di giorno non è sempre facile trovare posto….). Sembra una favola perfetta: la mamma che sogna un figlio ‘dottore’ ma a pochi passi dal traguardo abbandona e vede svanire l’obiettivo , una società costruita sulla fiducia e l’amicizia che resiste, una affermazione importante, in una città come Busto Arsizio. Ieri sera ho toccato con mano il clima, ho gustato le delizie, ho fatto i complimenti ai ragazzi per il CORAGGIO e per la loro professionalità. Questi sono i giovani che noi matusa vorremmo sempre. Il piacere di una alimentazione semplice e genuina, il piacere di un luogo allestito come fosse un agriturismo, il piacere dei sorrisi che sgorgano dai volti di questi ragazzi appassionati…
Bravi Gioele e Alessandro, continuate così, siate esempio per decine, centinaia di altri giovani volonterosi… Il resto lo scoprirete se andate a trovarli a due passi da piazza Santa Maria di Busto Arsizio, vi linko il loro sito: