IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
16.7.1963 trattino 16.7.2023
Un libro che fino ad ora ha collezionato quasi 22mila pagine, tante sono le albe che ho assaporato, nessuno sa quante pagine ancora restano, fatto sta che nella testa c’è sempre quell’adolescente con tanta voglia di godersi sta vita che ahimè sta volgendo all’autunno, una stagione bella per i colori e malinconica per essere propedeutica all’inverno, al bianco e freddo inverno. Sarà perchè sono nato a luglio che amo il caldo, amo il mare, amo avere addosso nulla quando posso, mi fa sentire animale libero, eppure soppesare 60 anni non è facile, anzi è impossibile…Ma come è possibile avere 60 anni che se mi guardo indietro sento fresche fresche ancora le canzoni di Lelio Luttazzi della hit parade del venerdì alla radio, sento mia la casa dove sono nato in via Cavour 24 interno 19, sento gli odori di quelle cantine dove ci rifugiavamo a giocare e a preparare scherzi sinistri… Come è possibile sia passato tutto così in fretta ? E i batticuori per le compagne di classe che non ti cagavano di striscio, e i primi innamoramenti, è svanito tutto così in fretta ? E sono uno di quelli fortunati, mi guardo allo specchio e mi vedo ancora un figurino, con i miei 78 kg non ho sforato troppo dai 70 del servizio militare o dei 75 quando mi sposai con Rosa abbracciando una nuova famiglia comprendente anche Nicola e Andrea ben 34 anni fa… Il mio capello ancora ricciolo tende ad imbiancare lentamente, la barbetta oramai è andata in candida, gli occhiali sono sempre più forti e le emozioni speciali sono riservate a quei cuccioli di Tommy e Viola, anche loro diventeranno grandi in fretta, sempre ammesso che i malati di mente globalisti non si inventino una strage planetaria per sostenere le loro tesi farlocche di una Terra che non può sostenere 8 miliardi di esseri umani…Lo so, non possiamo farci nulla, dobbiamo subire le angherie di questa elite, mentre a quasi tutto il mondo basterebbero cibo, abbracci, lavoro, dignità, in ogni angolo del pianeta, in qualsiasi lingua si parli, un sorriso rimane un sorriso, un abbraccio è un valore senza distinzione di razza, sesso ed età…Ed allora 60 anni sono un trattino, un trattino che svanirà col tempo, quando quello servirà a separare data di nascita da quella di morte, su un cippo di granito, dove nessuno potrà sapere la storia, una lunga o corta storia di un granello di umanità passato da queste parti… E allora metterò in fila alcuni scatti di questo percorso, partendo dalle pochissime foto della mia infanzia fino ai momenti più entusiasmanti di un cammino che non è stato solo mio, ben colmo di amicizie, parenti, di incontri casuali, di persone incontrate al lavoro, compagni di classe e di naja, compagni di cortile e vicini di casa, testimoni di nozze e angeli per caso che mi tengono ancora qui, aggrappato alla vita che non ha aldilà, la vita si vive qui ed ora e la vita è assetata di storia, di grandi persone che ci hanno sempre aiutato a vivere meglio col loro intuito, con la loro passione…
E’ impossibile inserire tutte le belle foto che ho in archivio e come avete visto, qualcuna l’ho inserita a caso senza rispettare la cronologia , da ultimo questo zero-sessanta lo devo dedicare a coloro che in una notte d’inverno, l’hanno pensata bella, godendo di brutto, in via Cavour 24, e a furia di sgomitare, sono arrivato prima io all’uovo di Colombo…eeeee track, il gioco è stato facilissimo…