IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
VERSO IL CENTENARIO ( volume 2 )
E’ arrivato il momento di affrontare il secondo decennio di Legnano divenuta Città, cioè il 1934-44, anni duri in cui si inserisce la seconda guerra mondiale, ne eravamo appena usciti dalla Grande Guerra, ma forse all’epoca servivano le guerre, come oggi, per affermare supremazie divenute follie…Ma non devo perdermi via, lasciamo la parola alle immagini che forse è più bello… Chi legge oggi, difficilmente può aver vissuto questo decennio con memoria vivida, ma tanti brillanti 90enni, certi particolari li ricordano benissimo: siamo nel decennio in cui si inventa il Palio o Sagra del carroccio, Legnano città dalla fantasia multipla trasforma la sua festa popolare in appuntamento cadenzato nel mese di maggio…
A sinistra era nato nel ’29 Palazzo Littorio, a destra si sarebbe consumato da li a breve la fine della stazione centrale del tram… ( resisterà ancora in piedi e funzionante fino al ’51)
Il cupolone delle Wolsit Legnano dominava incontrastato sulla XX settembre… A sinistra le case operaie della Tosi
In via Fabio Filzi si coltivava ancora il granoturco e si conosceva solo la ‘cascina Olmina’
Dal tiburio della chiesa dei frati, ultimata nel ’33, guardate che spettacolo agreste ! Solo le case della Bernocchi sulla via Cesare Battisti testimoniavano la vita di alcune famiglie…
Nel borgo di sant’Ambrogio c’era il salone del teatro dell’oratorio voluto da Monsignor Gilardelli, il ‘monsciur’ che ha vissuto in pieno con la città oltre 30 anni dai primi del ‘900…
Arrivavi in treno da Milano e quando le carrozze rallentavano a sinistra all’angolo tra via Gaeta e via Rossini ti allietava la vista di villa Bombaglio poi ceduta ai Comerio e definitivamente scomparsa alla fine degli anni 80…
In corso Garibaldi tra la chiesa di san Domenico e piazzetta Castelfidardo i due cortili dei pittori Lampugnani facevano la guardia da qualche secolo…
Se non volevi andare in Banca di Legnano, li a due passi c’era la Cariplo e questo edificio mi è dispiaciuto un sacco sia stato demolito, avrebbe dato un valore aggiunto all’inizio di corso Italia…
E finendo di parlare di corso Italia, questa è una delle immagini più emblematiche dei primi anni di Legnano Città: il complesso della De Angeli Frua, bello, imponente, di cui ci rimane la palazzina dell’associarma come testimonianza della sua esistenza. Il complesso tessile occupava l’isolato Italia/Roma/Bixio/De Gasperi con l’edificio principale, poi quasi tutto l’isolato Giolitti/Lega/A da Giussano/Italia e buona parte dell’altro isolato definito da via San Domenico/Italia/De Gasperi/Gigante… Chiuse nel ’55 , si mise mano prima all’isolato del Grattacielo , successivamente tra il ’74 e l’80 si trasformò tutto come lo vediamo oggi…
VENERDI 10 NOVEMBRE ore 17,30, INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA ORGANIZZATA DALLA SOCIETA’ ARTE E STORIA AL LEONE DA PEREGO … LA MOSTRA RIMARRà APERTA PER DUE FINE SETTIMANA AL PIANO TERRA ENTRANDO DA VIA GILARDELLI A DESTRA.