IL MIO AMICO ANDREA

Oramai la pista ciclabile è diventata l’ossessione di tre quarti dei cittadini del vecchio continente europeo… Ma io ho un amico, Andrea, che praticamente da sempre usa la sua bici per andare a lavorare, usa la bici per muoversi, usa la bici per divertirsi con gli amici pedalando e sempre pedalando, ogni tanto anche lui usa l’automobile, perchè l’automobile non è un demonio, anch’essa ha il suo perchè nella vita di ciascuno di noi… Lui è cresciuto in oratorio come me, un ragazzo d’oro: è bello ragionare con lui perchè sorride sempre, è curioso e non ama le polemiche per partito preso, è un buon milanista, con poca propensione alle prese in giro con gli altri tifosi, vive nel quartiere di san Martino ed ama i colori di san Domenico, lo incontro spesso per strada con la sua bici e conosco il percorso che lo porta due volte al giorno verso il luogo di lavoro… E’ il ciclista convinto che convive con una Città come la nostra dove anche se non ci sono piste ciclabili, lui è contento uguale, non odia ne’ automobilisti nè pedoni, ha rispetto per tutti, non scassa il cazzo per chiedere al Sindaco PIU’ PISTE CICLABILI PER TUTTI. Sono 50 anni che usa la bici e sa di essere parte di una minoranza che apprezza questo mezzo per muoversi, ecologico, economico, con il giusto equilibrio del rapporto tempo-vantaggio. Ecco, se esistesse il partito dei ciclisti convinti, a Legnano difficilmente arriverebbero alle elezioni con un 4%, ma allora perchè certi politici o presunti tali che dovrebbero curarsi del bene della comunità devono scassare gli zebedei con queste inutili frazioni di piste o corsie ciclabili che rendono la vita difficile al 96% dei non ciclisti convinti i quali hanno rispetto delle scelte della minoranza, ma chiedono anche di non buttare denari per opere inutili, opere assolutamente inutili, questa è la realtà dei fatti. La nostra vita, quella normale di tutti i giorni non permette di poter guidare felicemente sempre una due ruote a pedali, i motivi sono ovvi, e sentirsi presi in giro con favolette da bambini come la “bicipolitana”, fa diventare tutto più complicato, forse la vita non ha già troppi nodi da risolvere tutti i santi giorni ? Perchè tutta questa insistenza? Ma chi gonfia il cervello a sta gente che firma per la realizzazione di questo scempio ? Vero che nei progetti criminali dell’agenda 2030 si capisce che si spinge per la bici x il futuro poichè tra poco ci toglieranno tutto e (forse) saremmo tutti felici, cominciate a pensarci comunque che tra controlli cellulari, moneta elettronica e futura impossibilità di vendere i propri immobili x le regole “griin”, già nel baratro siamo quasi in fondo… Andrea, continua a pedalare serenamente, tu non subirai traumi perchè a te piace pedalare quotidianamente, ma c’è sempre quel 96% che qualche disagio sociale lo troverà eccome…

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