CECCO ANGIOLIERI DE NOANTRI

In pochi capiranno il titolo, qualcuno andrà a rileggere il celebre sonetto di Cecco, ma saranno pochi lettori… Stasera mentre leggevo qua e la ho dovuto sorbirmi anche la presa per il culo dei cartelli della bicipolitana legnanese, una delle meravigliose stronzate inventate dal mio amico Sindaco Lorenzo Radice per poter accontentare i 4 sostenitori poveracci della vita in bicicletta come 100 anni fa, e si fanno pure chiamare “progressisti”… Fosse quello il problema, potrei anche passarci sopra, in realtà , se io fossi “foco”, inizierei con un tot di dischi flessibili per abbattere le torri con le onde a varie G, inizierei a dar fuoco alle bandiere blu con cerchio stellato che stanno impunemente accanto alla bandiera tricolore, farei un bel falò di cartamoneta chiamate “euro” per tornare alla vecchia lira da coniare in argento e oro per i pezzi importanti, così da avere un valore “vero” tra le mani, visto che a breve, nemmeno quei pezzi di carta ci faranno smanettare… Ma se fossi foco la smetterei subito di continuare con la farsa dell’elettrico a tutti i costi, chiuderei le bocche dei farabutti “green” (o sono farabutti consapevoli o idioti con la patente di idiota opportunista), se fossi il papa o l’imperatore farei dei testi sacri un bel falò ma non taglierei la testa a nessuno, anzi, mi piacerebbe che ciascuno cominci a utilizzare quel ben di dio che ha a disposizione… Poi Cecco termina il suo sonetto desiderando donne giovani per lasciare le vecchie e brutte ad altri: io sono più clemente, vorrei veder la gioventù amarsi con tanto romanticismo e con meno cellulare, ma credo che tutto ciò in questo momento storico sia impossibile, almeno qui da noi che ci riteniamo “civilizzati”… Su 8 miliardi di umani, ci sarà ancora la metà che riesce a vivere in maniera più “umana”? E quei bastardi che tirano le fila delle decisioni mondiali, fino a dove vorranno arrivare ? Se fossi foco, brucerei anche loro, fuoco lento ovviamente, come stanno facendo con Noi…